A Padova vogliono costruire il terzo inceneritore: alcuni cittadini "terroristi, disfattisti, demogoghi, utopisti, prezzolati ecc." sono contrari.
Chi sono questi pericolis criminali?
Sono i medici di base (cioè quello che volgarmente chiamiamo il "medico della mutua") che in un recente convegno hanno lanciato l'allarme sui tanti e gravissimi pericoli degli inceneritori.
Che interessi hanno secondo voi, se non quello della salute dei loro pazienti? Forse sono stufi di curare tumori e altre patologie che crescono a dismisura.
Chiudere gli inceneritori vuol dire fare vera medicina preventiva: la prevenzione di cui si riempiono la bocca in tante belle trasmissioni televisive e per cui ci chiedono soldi in cambio di arance, azalee, castagne, ciclamini, mele ecc.
Chiudere gli inceneritori fa bene alla salute!
[rielaborato da http://www.padovanews.it/content/view/40981/115/]
Medici di base contro gli inceneritori
Nel recente convegno 'Ambiente e salute', organizzato dall' Ordine dei Medici di Padova, i ricercatori presenti hanno lanciato l'allarme sui rischi per la salute umana delle sostanze scaricate nell'aria dagli inceneritori, anche quelli cosiddetti di ultima generazione: I veleni si chiamano diossina, metalli pesanti, polveri sottili.
I veleni emessi inquinano l'aria, ma anche il suolo, l'acqua, le coltivazioni agricole. Trasportate dai venti, le emissioni inquinano zone che possono arrivare fino ad un raggio di molti chilometri intorno all'inceneritore.
Gli effetti dannosi per la salute si sommano a quelli di altri inquinanti presenti nel territorio (industriale, da traffico, elettromagnetico), portando ad un aumento statisticamente significativo di tumori, di nascite di bambini pretermine e di basso peso per la popolazione residente.
[avvelenano i nostri figli e noi non facciamo nulla?]
E da ultimo per il principio fisico per il quale nulla si crea e nulla si distrugge, rimane il problema dello stoccaggio delle sostanze altamente tossiche che residuano dai processi di incenerimento e che richiedono siti di stoccaggio speciali.
Nonostante tutto questo gli inceneritori e le discariche sembrano essere ormai l'unica soluzione per lo smaltimento dei rifiuti urbani ed industriali, al punto che anche nel Comune di Padova, pur virtuoso nella raccolta differenziata, sono iniziati i lavori per la III linea dell'inceneritore di Camin.
L'alternativa al problema esiste!
Da tempo è in uso in molti comuni medio- piccoli anche delle nostre zone (Ponte nelle Alpi, numerosi comuni del trevigiano, Rovigo, solo per citarne alcuni) ma anche in grandi metropoli come Los Angeles: si chiama RIFIUTI ZERO.
Consiste nella raccolta differenziata porta a porta, nel riuso dei contenitori con prodotti sfusi, nel convincere la grande distribuzione a rinunciare agli imballaggi ingombranti. Cosi' facendo la percentuale dei rifiuti da conferire in piccole discariche si puo' ridurre fino al 10% (e per di piu' solo di materiali inerti). Rendendo quindi del tutto inutili le grandi ed inquinanti discariche e gli inceneritori con le loro emissioni.
La popolazione sempre piu' spesso si attiva autonomamente per difendersi dall'inquinamento e dal sorgere di nuove discariche ed inceneritori e per tutto questo ci sembra necessario che anche i medici (soprattutto i medici ed i pediatri di famiglia) che sono piu' direttamente a contatto con la popolazione ed i loro reali bisogni, diano inizio ad una seria campagna di informazione e di sensibilizzazione rivolta ai propri pazienti su queste possibili alternative di smaltimento dei rifiuti.
Si tratta del resto, come e' chiaramente evidente, di non venir meno ai propri compiti di svolgere interventi di medicina preventiva rivolti a tutelare la salute delle persone.
Dott. Francesco Palermo medico di base
Dott. Roberto Marinello pediatra di base
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