lunedì 3 novembre 2008

[fonte http://www.noinceneritorealbano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=151:comunicato-post-manifestazione]

Il comunicato post manifestazione del 18 ottobre del Coordinamento contro l'inceneritore di Albano Laziale
Domenica 02 Novembre 2008 14:36

IL 18 OTTOBRE SCORSO IN MILLE ABBIAMO CONFERMATO IL NOSTRO NO ALL’INCENERITORE DI CERRONI AMA E ACEA

È la seconda volta che l’appello del coordinamento viene accolto da tanta gente, anzi il numero dei cittadini in corteo è cresciuto rispetto alla mobilitazione di marzo. Tutti hanno potuto constatare che la provocazione di MARRAZZO, che appena due giorni prima aveva sfornato una V.I.A. cucinata apposta per soddisfare l’appetito di Cerroni, ha ricevuto una risposta forte e chiara.
Il mago Marrazzo ha tirato fuori dal cilindro questo coniglio per cercare di cancellare la V.I.A. negativa del marzo scorso; il suo lavorìo svolto nell’ombra ha prodotto un colpo d’ala nell’ultimo mese con una straordinaria coincidenza temporale: il 12 settembre il lobbista Di CARLO assume l’assessorato all’energia, casa e rifiuti; il 12 settembre CERRONI presenta un fantastico documento aggiuntivo, ben 4 mesi dopo la scadenza dei 30 giorni indicati dalla straordinaria sospensiva della V.I.A. emessa dal direttore del dipartimento ambiente dott. De Filippis su chiara pressione presidenziale.

Allora siamo alla resa dei conti: Marrazzo ci spiegherà come già nel dicembre scorso abbia potuto garantire a Cerroni il nulla osta sull’impianto prima che fosse svolta una qualsiasi istruttoria sull’impatto del medesimo; se questo , come sembra evidente, fosse stato fatto per garantire i fondi pubblici da CIP 6 in estinzione il 31/12 successivo, sarebbe stata un’operazione maldestra e fuori di ogni legalità, eventualmente questo contasse qualcosa.

La Regione si sta aggrovigliando in una serie di operazioni contraddittorie pur di imporre un inceneritore nel bel mezzo di un territorio fortemente abitato, al centro di una crisi idrica di portata epocale, su terreni comprati dal titolare del progetto, indicati come zone agricole di particolare pregio, per bruciare centinaia di migliaia di tonnellate di carta, cartone,stracci, plastiche, che potrebbero essere totalmente riciclate e produrre nuova ricchezza, invece di migliaia di metri cubi di veleni e diossine sufficienti a moltiplicare per migliaia di persone l’epidemia di cancro già in corso.

Con le iniziative e le manifestazioni che abbiamo costruito in questo anno abbiamo dimostrato che, mentre i partiti di governo nelle amministrazioni centrali e locali di rito berlusconiano o di rito veltroniano, comunque sempre democristiano e anche po’ razzistoide e qualunquista, tramano nell’ombra delle private stanze contro la volontà popolare, nelle piazze e alla luce del sole , senza gerarchie, senza cercare deleghe retribuite si può costruire una intelligenza collettiva in grado di rappresentare la autentica volontà popolare.

Fino ad oggi abbiamo respinto gli speculatori inceneritoristi, ma ora ci aspettano passaggi ancora più complicati.
Dobbiamo costruire a breve, entro dicembre, una grossa manifestazione a Roma sotto la Regione, e noi non possiamo pagare a nessuno viaggi e giornate di lavoro, sappiamo quanto sia difficile fare uscire la gente da casa , ma lo dobbiamo fare e ci proveremo. Ricorreremo al tribunale amministrativo sapendo bene che i giudici non sono naturalmente ben disposti nei confronti dei bisogni popolari e che la cosa costerà soldi, e che ci vorrà ancora più partecipazione e più impegno di tutti. Ma la lotta deve continuare e dobbiamo provare a vincerla.

COORDINAMENTO CONTRO L’INCENERITORE DI ALBANO

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