Continua l'azione di controinformazione e di democrazia sul sito "Facciamo la differenza" con cui il presidente della regione Lazio Marrazzo e il telegeologo Mario Tozzi vogliono convincere i cittadini del Lazio a fare la raccolta differenziata, salvo poi costruire megainceneritori abusivi come quello di Albano Laziale.
Sommergiamoli di informazioni positive sulla politica "rifiuti zero", sulle Tre R, sulle alternative non inquinanti e non nocive agli inceneritori: facciamoli uscire dal loro Medioevo!
Interviene nei commenti il signor Umberto di Albano Laziale:
Umberto scrive:
Buondi, mi chiamo Umberto e vivo ad Albano Laziale località MONTE SAVELLO.
Ho, ed ho fatto votare alle persone a me care il candidato alla presidenza della regione il sig. Marrazzo perche mi aveva dato fiducia nel risolvere problemi.
Nelle trasmissioni che conduceva, stava sempre dalla parte dei più deboli, di coloro che non avevano avuto giustizia. Era il nostro difensore civico, era colui che si batteva con caparbietà per le cause giuste, salute, legalità, ambiente. Quando vinse la campagna elettorale, in qualche modo vinsi anche io.
Oramai a distanza di tempo dato il suo comportamento politico ambiguo credo che NON GLI DARO’ PIU IL VOTO, e non farò più una “campagna” per lui in quanto il suo atteggiamento mi ha DELUSO PROFONDAMENTE.
La delusione nasce per aver affrontato in maniera incosciente e poco rispettosa la questione ambientale relativa al ciclo dei rifiuti urbani. La risposta del nostro presidente è stata quella di firmare l’accordo, in qualità di commissario straordinario, (contro il parere del Consiglio di Stato, contro il parere della Provincia, contro il parere del comune di Albano Laziale ed infine contro il parere del settore tecnico della Regione) per la costruzione dell’inceneritore a Roncigliano.
Ora mi domando la Regione, la Provincia, il comune di Albano laziale, VOGLIONO REALMENTE RISOLVERE I PROBLEMI DELLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI con l’inceneritore, oppure sono più interessati al tornaconto politico?
Vogliono realmente creare una filiera sostenibile del rifiuto che sia in armonia con l’ambiente?
Lo sapete che nostra zona SONO ASSENTI I CASSONETTI PER DIFFERENZIARE I RIFIUTI?.
Sono d’accordo con quanto ha scritto Paolo. E’ verissimo non si vuole cambiare strada, ci sono troppi interessi politici. E’ sufficiente uscire dal nostro “bel paese” e ci si accorge che l’ambiente sta sempre al primo posto (pensate che in CORSICA i supermercati non vendono le buste di plastica (hanno solo quelle rigide, tipo Ikea, oppure quelle di carta) mentre noi quando andiamo a far compere ad esempio una batteria da orologio il commerciante ci da una bella busta di plastica
Secondo voi si può andare avanti così?
Ricordo che i CASTELLI sono e saranno la ricchezza di ROMA non soltanto da un punto di vista agricolo-gastronomico ma soprattutto STORICO. Ogni “devastazione ambientale” ricadrà sui castelli ma anche su Roma. Una volta inquinata una località ci vorranno decenni per recuperarla e il prezzo per coloro che ci vivono sarà altissimo e si estenderà a livello nazionale (salute pubblica).
Ricordo altresì che ogni paese dei CASTELLI è ricco d’arte, di storia, cultura, cultura gastronomica.
Ad esempio CASTEL GANDOLFO è la residenza estiva del Papa;
Albano laziale che fin dagli albori della storia è stato un avamposto dell’impero romano (sede della II° REGIONE PARTICA). Abbiamo un ANFITERATO ROMANO, una struttura denominata il CISTERNONE che è stato ed ancora è un invaso costruito dai romani che fornisce acqua al paese;
Per non parlare di ARICCIA. Paesino adagiato sul fianco di un vulcano spento dove sono presenti molti palazzi antichi basta ricordare PALAZZO CHIGI ed antistante la chiesa del BERNINI .
Ora immaginiamo di trovarci sul ponte (veduta mozzafiato), alle spalle avremmo il PARCO DEI CASTELLI ROMANI, a fianco il PALAZZO CHIGI (incantevole dimora estiva della famiglia CHIGI, dove tra l’altro il grande Luchino Visconti girò alcune scene del “gattopardo”) e per un istante immaginare di fronte, in lontananza la canna fumaria in acciaio che espelle i fumi residui (i famigerati particolati) dell’inceneritore.
Siamo sicuri di quello che facciamo? Roncigliano è il sito idoneo?
Mi auguro che il nostro ex presidente faccia una lunga riflessione se realmente ne valga la pena di costruire il diabolico inceneritore nel sito prescelto e nel frattempo inizi CONCRETAMENTE a far funzionare il riciclaggio dei rifiuti.
Sperando che la risposta sia concreta come le varie domande che vi ho posto, vi invio distinti saluti.
Umberto.
Nessun commento:
Posta un commento