martedì 2 dicembre 2008

Una risposta ad Artuto R. sui cassonetti e sulle fazioni dei rifiuti

La nostra risposta al quesito del signor Arturo nel blog di Marrazzo/Tozzi/inceneritori www.facciamoladifferenza.it
12 # arturo r. scrive:

Vivo da 5 anni a roma (anche) perché sono praticamente scappato dalla mia città, Aversa, al centro dell’ormai nota crisi dei rifiuti, e qui mi ritrovo a vivere e combattere gli stessi problemi; ecco alcune proposte:

Quesito 1
Fate in modo che i bidoni della differenziata si aprano (totalmente), come quelli dei rifuti generali: in quei “buchetti”, cartoni e grosse bottiglie, per non parlare delle buste non entrano e molti lasciano i rifiuti per terra, o stufati buttano tutto nel più comodo contenitore indifferenziato.

Quesito 2
Da un po' di tempo, in italia, c’è (e lo ha scritto, in parte, anche marrazzo) una “guerra” in italia tra due fazioni: i fautori della differenziata + rifiuti zero + riciclo + riduzione imballaggi, contro i fautori di inceneritori + discariche, ognuno con i suoi (ben noti) motivi: decidete una buona volta dove schierarvi ed agite di conseguenza: se sono stati usati poliziotti ed esercito per “difendere” discariche (a napoli) perché non usare forze dell’ordine per imporre per strada la raccolta differenziata porta a porta? sono (ovviamente) stanco di vedere solo “proposte”, “campagne”, “sensibilizzazioni” pro raccolta: o si fa o non si fa.

Quesito 3
Come funziona il sistema di raccolta rifiuti speciali a roma? si possono lasciare davanti ai bidoni? bisogna telefonare all’ama?
grazie e ciao a tutti
|Lasciato il 1 Dicembre 2008 alle 21:55|

Le nostre risposte per Arturo

Quesito 1
I cassonetti fanno parte del medioevo: con la raccolta porta a porta sono inutili ed inoltre si recuperano parecchi posti macchina, come puoi verificare leggendo questa notizia di fonte Ama Roma.

Quesito 2
Caro Arturo, le fazioni sono differenti da quelle che vedi tu...

Fazione 1: discariche, inceneritori (privati con i soldi pubblici), affari, spreco di denaro pubblico, impianti ad alto rischio, diossina, nanopolveri, inquinamento, tumori, malformazioni infantili, un residuo del 30% del totale di rifiuti speciali, il fallimento della raccolta differenziata (come dice a Report Di Carlo, assessore della giunta Marrazzo ancora in carica, "ahò ma se nun ce 'sta la carta e la plastica, ma che te bruci dentro all'inceneritore?"), bruciare, medioevo.

Fazione 2: riduzione dei rifiuti alla fonte, riciclaggio e riutilizzo, raccolta differenziata porta a porta, coinvolgimento dei cittadini, futuro, razionalità, modernità, rifiuti zero, trattamenti a freddo, Carla Poli, Vedelago, Capannori, San Francisco (California: seguono la strategia rifiuti zero), Edmonton (Canada, rifiuti zero, 900.000 abitanti: seguono la strategia rifiuti zero).

Sempre sul quesito 2
Ma sei sicuro che l'unica soluzione sia militarizzare? Occorre coinvolgere i cittadini, consultarli, fare referendum invece di imporre gli inceneritori, e poi mettere un sistema fiscale di incentivi e disincentivi per premiare i comportamenti virtuosi (questo comune fa più differenziata e quindi paga meno tasse sui rifiuti!), comprese ovviamente le multe (come fanno dove la raccolta porta a porta già funziona).

Un saluto, Arturo!



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