sabato 6 dicembre 2008

Inceneritori, ambiente, turbogas: prostesta contro Marrazzo

Proseguono le proteste contro la giunta Marrazzo per un impegno sull'ambiente chiaro e senza patteggiamenti: purtroppo i segnali sono di tutt'altro tipo ma la battaglia non è perduta, né tanto meno finita!
[fonte Bellaciao]

Protesta delle reti ambientaliste. Marrazzo da che parte sta?

Venerdì 5 dicembre 2008 le reti ambientaliste si sono radunate davanti alla Regione Lazio per chiedere atti concreti alla giunta di Piero Marrazzo sul fronte ambientale.
Al sit-in hanno partecipato alcune centinaia di persone (nonostante il tempo pessimo, ndb):
  • l’Assemblea Permanente No Fly di Ciampino
  • il Coordinamento contro l’inceneritore di Albano
  • la Rete No Turbogas di Aprilia
  • i movimenti contro il carbone di Civitavecchia
"Siamo qui oggi - parla Marco Filippetti, portavoce della rete no turbogas -per continuare un percorso di condivisione nel metodo e nel merito contro la costruzione di grandi opere come queste nel Lazio. Ci sono delle responsabilità oggettive della giunta regionale sull’approvazione dei progetti. Il presidente della Regione aveva espresso la chiara intenzione di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini, ma nonostante sia stato redatto un piano energetico regionale l’idea di costruire delle centrali è rimasto un punto imprescindibile per le attuali politiche. Ad esempio la turbogas di Aprilia sulla carta non rientra in questo disegno, eppure c’è tutta l’intenzione di realizzarla comunque. Vogliamo sapere da che parte sta Marrazzo, perché se c’è coerenza con quanto promesso allora la prima cosa da fare rimane quella di ritirare subito il piano d’intesa."

Ma può anche accadere che una valutazione positiva d’impatto ambientale sia completamente ignorata. E’ il caso dell’area di Albano Laziale scelta per ospitare il nuovo inceneritore.

"Faremo subito ricorso al Tar - sentenzia Beppe - perché di fatto i risultati incompatibili emersi dallo studio sul territorio sono stati ignorati volutamente . Ormai è chiaro che ci sia la volontà di eludere qualsiasi vertenza territoriale anche quando le ipotesi di danno ambientale siano più che fondate. A settembre avevamo presentato un esposto anche sulla discarica di Roncigliano, ma guarda caso il fascicolo è stranamente scomparso."

Anche a Civitavecchia la realizzazione della centrale a carbone dell’Enel ormai non convince più nessuno. L’azienda elettrica continua a parlare di carbone pulito, tuttavia agli agricoltori che producevano frutta e verdura nelle zone vicine sembra sia stato suggerito di convertire in floricoltura i loro campi.

A Ciampino, invece, nonostante le mobilitazioni popolari, il traffico aereo è rimasto pressoché invariato. In pochi anni la massiccia presenza delle compagnie low cost ha drasticamente abbassato il livello qualitativo dell’aria e aumentato l’incidenza acustica. Sono state eseguite indagini epidemiologiche sul territorio che hanno confermato la presenza di sostanze altamente nocive al di sopra dei limiti previsti dalla Legge (PM10) prodotte dal traffico aereo, e l’aumento esponenziale di tumori all’apparato cardiorespiratorio. "Anche la scelta di realizzare un nuovo polo aeroportuale a Viterbo - dice Michela - servirebbe solo a trasferire un problema in un altro territorio, ma non a risolverlo alla sua base."

Gassificatori, inceneritori, nuovi aeroporti rappresentano solo la punta dell’iceberg dei tanti problemi ambientali che attraversano tutta la penisola e sui quali spesso le popolazioni locali non hanno nessuna voce in capitolo.
Quest’oggi nemmeno una pioggia battente è riuscita a fermare i movimenti che hanno continuato per tutta la mattina a ribadire la pericolosità racchiusa nella realizzazione di opere ad altissimo rischio, e il conseguente stravolgimento dell’intero ecosistema. E di fronte a questo scenario nessuno, ma proprio nessuno, sembra volersi prendere la responsabilità. (Al. Amb.)


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1 commento:

  1. enzo ma che fine hai fatto...non mi dire che hai mollato ;-)

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