martedì 2 dicembre 2008

Per Montino (vicepresidente del Lazio) gli inceneritori non servono se aumenta la raccolta differenziata

Per la serie:
"Facce' pace con Marrazzo"
Dal comunicato dei Verdi dei Castelli Romani scopriamo che Montino, vice di Marrazzo, riconosce ciò che Marrazzo non riconosce, cioè che gli inceneritori non servono se aumenta la raccolta differenziata.
La schizofrenia della giunta Marrazzo è conclamata: leggete cosa aveva già detto in passato l'assessore al bilancio Nieri contro gli inceneritori.
Perché non fate una bella verifica all'interno della giunta?
Perché non fate pace con le vostre incongruenze?
Perché non fate pace, soprattutto, con i cittadini?

Referendum subito:
cittadini, volete la raccolta differenziata porta a porta (l'unica che garantisce in tempi brevi, cioè pochi mesi, percentuali superiori al 50%) oppure l'inceneritore?

Cittadini di Roma, votate! Volete l'inceneritore? Siete pazzi, ma comunque tenetevelo: fatevelo a Villa Borghese o a Castro Pretorio, tanto non fa male e non fa venire i tumori...

Ognuno (famiglia, condominio, quartiere, paese, cittadina, metropoli, provincia...) sia responsabile dei suoi rifiuti!
[fonte Verdi Castelli Romani]

Inceneritori. Mollica (Verdi Castelli Romani): “Bene Montino. Quindi Albano non serve”

“Riceviamo con grande soddisfazione le dichiarazioni del vicepresidente della Giunta Regionale del Lazio Esterino Montino sull’inutilità degli impianti di incenerimento a fronte dell’aumento della raccolta differenziata nei nostri territori”.
È quanto dichiara in una nota Andrea Tupac Mollica, Coordinatore dei Verdi dei Castelli Romani.

“Montino chiarisce una volta per tutte - spiega Mollica - che un eventuale inceneritore romano a Fiumicino sarebbe solo un ostacolo alla raccolta differenziata, in quanto le quote recuperate di carta e plastica invece di essere riciclate finirebbero in pasto all’inceneritore"
(vedi nel post precedente le dichiarazioni di Di Carlo: "ma si nun ce stanno 'a carta e 'a plastica, ma che te bbruci?", nota del blogger).

“A questo punto - prosegue il coordinatore dei Verdi dei Castelli Romani - la domanda sorge spontanea: perché ad Albano l’inceneritore dovrebbe invece avere una qualche utilità?
Per quale motivo si dovrebbero movimentare oltre 100 camion al giorno verso Albano dagli impianti di produzione di CDR dell’AMA (Rocca Cencia e Via Salaria, quindi dall’altra parte di Roma), con conseguente spreco di energia, inquinamento e aggravio insostenibile per le strade locali, già oggi al collasso?”

“Il problema reale - conclude Mollica - l’autentica sfida per una governance della gestione dei rifiuti economica, ecologica e rispettosa dei territori, come chiarisce lo stesso Montino, non riguarda la necessità di nuovi inceneritori, ma l’incremento della raccolta differenziata, l’avvio in tempi brevissimi di impianti per il riciclo e lo sviluppo delle relative filiere dei prodotti di recupero. Ci auguriamo che la nuova gestione dell’AMA punti decisamente verso questi obbiettivi”.



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