"Per legge e per logica la termovalorizzazione è un sistema sicuro, controllato e intelligente."
Quando leggo sul sito di un'istituzione pubblica (provincia di Firenze) la frase qui sopra, mi arrendo e abdico da ogni riflessione razionale.
I termovalorizzatori (una cosa che in Europa non esiste, perché l'unico nome corretto è "inceneritori"), ci spiegano, sono "sicuri, controllati e intelligenti" per legge. Non perché ci sono prove ed evidenze scientifiche, non perché ci sono indagine sanitarie ed epidemiologiche.
Per legge!
Di questo passo, potremo dire: "le misure contro gli ebrei decise da Mussolini con le leggi razziali erano per legge intelligenti e sicure". Di questo passo, potremo dire qualunque abnormità e giustificare qualunque nefandezza.
Questa frase apre un'intervista esilarante e drammatica a tal professor Corti Andrea dell'Università di Siena, che:
- non spiega assolutamente nulla sugli inceneritori;
- non nega (e quindi conferma) che dagli inceneritori escono nanopolveri;
- non dice nulla sulla estrema pericolosità delle stesse nanopolveri per la salute umana, per gli animali, per le piante e per l'ecosistema (del resto, il prof. non è né un medico né un biologico);
- ignora evidentemente i sistemi adottati da centinaia di città nel mondo che NON HANNO L'INCENERITORE, non hanno la discarica e non sono sommerse dai rifiuti.
Un prof. ignorante perché, semplicemente, ignora certe cose e quindi, se le ignora, non può dirle.
Io, però, davvero mi arrendo.
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